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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

mercoledì 31 ottobre 2012

Halloween - per saperne di più

Halloween la notte di Ognissanti
tratto da: Anna Montella  - Tra fiaba e leggenda uno sguardo ai 12 mesi dell’anno: dal mito alla tradizione cristiana – Il fascino del Meraviglioso – 2° quaderno – 2004
 
Tre celebrazioni (celtica, pagana, cattolica) che, fondendosi in un’unica data, il 31 di ottobre, hanno dato vita all’attuale “Notte di Halloween” dal macabro rituale, senza tuttavia avere nulla in comune con i culti demoniaci e i riti satanici.
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La moderna celebrazione americana  di questa festa affonda le sue radici nell’Irlanda celtica e nella Scozia precristiana e solo nel 1840 si trasferisce in America al seguito degli emigranti irlandesi che scappavano dalla carestia. L’antico rituale druidico subisce così una metamorfosi dovuta anche all’influenza esterna di altre credenze religiose e di altre culture.
Al 31 di ottobre (vigilia di Shamain) i Celti celebravano il capodanno sostando nei cimiteri,  tra canti e libagioni , per esorcizzare lo spirito dei morti che, in quella notte particolare di transizione calendariale, si credeva tornassero a camminare sulla terra mescolandosi ai vivi per impossessarsi dei loro corpi. Per evitare che ciò avvenisse ci si mascherava da spiriti e goblins al fine di ingannare le anime che, non trovando corpi umani da possedere, alla luce del giorno sarebbero ritornate negli Inferi (inteso come regno dei morti e non come Inferno). Per placare e blandire gli spiriti era inoltre usanza imbandire la tavola con dolci e cesti di frutta da offrire loro. Da qui il rituale dei giorni nostri con i ragazzi mascherati che bussano alle porte del circondario chiedendo “dolcetto o scherzetto?”

Il folklore noir (gatti neri, formule magiche e via discorrendo) che accompagna questa ricorrenza trae invece origine dal Medioevo, epoca in cui la Chiesa cattolica tentò di estirpare i culti pagani distruggendo i templi delle varie divinità. In quegli anni bui queste forme di culto non vennero mai completamente sradicate ma, dovendo necessariamente restare segrete per sfuggire alla persecuzione cattolica, si ammantarono di magia e di mistero assumendo forma di stregoneria con i suoi rituali e le sue celebrazioni, una delle quali, la più importante era quella del “Sabbath Nero delle Streghe” il cui raduno si teneva proprio la notte del 31 ottobre.
Il termine Halloween, infine, risulta essere una contrazione di All Hallows Eve (vigilia di Ognissanti) che, nel calendario liturgico cattolico cade sempre al 31 di ottobre.
Tre celebrazioni (celtica, pagana, cattolica) che, fondendosi in un’unica data, il 31 di ottobre, hanno dato vita all’attuale “Notte di Halloween” dal macabro rituale, senza tuttavia avere nulla in comune con i culti demoniaci e i riti satanici.
Simbolo di Halloween è una zucca cava, intagliata in maniera da renderla somigliante ad un volto ghignante, illuminata da un lumino posto al suo interno. Un’antica leggenda irlandese (the Jack-o-lantern) narra del modo in cui Jack, vagabondo e ubriacone, riuscì a gabbare il diavolo tracciando una croce alla base di un albero su cui questi si era arrampicato. Per aver osato tanto alla sua morte gli venne impedito l’ingresso all’inferno e, data la sua vita non certo esemplare, gli fu negato anche il paradiso, cosicchè venne condannato a vagare sulla terra col solo ausilio di una rapa cava (in America diventò poi una zucca) con all’interno una brace per illuminargli il cammino. E, a quanto pare, continua a vagare….
 

2 commenti:

  1. Appunto: un rito celtico, con tutte le influenze che vogliamo, traportato in america. Nulla a che vedere con le nostre tradizioni, religiose o non. Continuo a non accettare questa "festa" per una questione di principio e non per chiusura mentale. Non è una nostra tradizione: è invece un'orribile operazione commerciale nella quale, su influenza televisiva (oramai tutto ciò che passa per la tv e vangelo) nella quale è cascata tanta gente, la stragrande maggioranza della quale non sa nemmeno cosa "festeggia". Ai bambini non si tramanda più la tradizione carnevalesca, per esempio, o altre a livello locale!!!! A costo di passare per retrogrado, ignorante o quant'altro, resto fermo sulle mie opinioni.

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  2. Tutto ormai è diventato commerciale Franco. La festa della mamma, quella del papà, della donna, di San Valentino, lo stesso Natale... C'è sempre chi fa business. Non è una nostra festa ma cosa intendi per "nostra"? Chi siamo noi? Esiste l'Italia o gli italiani? Temo proprio di no sai Franco. Sulla webzine de La Luna e il Drago c'è una rubrica curata da Carmela Montella che ha titolo: Quando ancora non eravamo italiani. E quando ancora non eravamo italiani... nondimentichiamo che l'Italia come nazione è giovanissima, eravamo un intreccio di popoli diversi e culture diverse che in alcuni luoghi ancora sopravvivono. E quindi...io non sarei così sicura che Halloween non sia una "nostra" festa :-)

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