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domenica 5 gennaio 2014

Il nuovo romanzo di Pierfranco Bruni “Che il dio del Sole sia con te” (Pellegrini editore)


Il nuovo romanzo di Pierfranco Bruni “Che il dio del Sole sia con te” (Pellegrini editore) – Dal mondo cattolico - cristiano alla via dei monaci tibetani e al canto degli sciamani.

Una svolta? Pierfranco Bruni propone la lettura senza pensare alle “svolte”. -
- di Miriam Katiaka -



Sulla via dei monaci tibetani, l’Illuminazione che ha la pazienza della contemplazione, e lungo la “cerca” degli antichi sciamani nell’ascolto dei tocchi dei tamburi, che sapevano ascoltare il vento e pregavano il dio del Sole, è il nuovo percorso umano e letterario di Pierfranco Bruni nel suo libro di prossima uscita, con il quale continua lo scavo del camminatore del silenzio e della solitudine, della parola che non offre consigli e non propone verità assolute ma vie perso l’Illuminazione, dal titolo: “Che il dio del Sole sia conte”, edito, ancora una volta dalla Casa editrice Pellegrini. 
Pierfranco Bruni su Rai1


È un libro di oltre 160 pagine giocato tra il raccontare la magia degli Indiani nativi e il verso la cui direzione è focalizzata dalla presenza costante dello sciamano ma anche della visione buddista.
Uno sciamamo che osserva, prega e tollera. Accoglie nella parola il messaggio contemplante che sembra provenire da una “filosofia” tutta tibetana. È come se i due mondi: quello buddista e quello sciamanico si incontrassero lungo le vie e lungo i fiumi, lungo i mari e lungo i deserti e pongono al centro della “piazza” l’amore. Un libro molto particolare e completamente diverso rispetto anche a “La bicicletta di mio padre” nel quale, comunque, compare la figura dello sciamano.
Diverso anche del romanzo in versi che sta ottenendo grande successo dal titolo: “Asmà e Shadi”. Ma si lega però a “Come un volo d’aquila”, nel quale il mondo sciamanico, l’aquila, la tartaruga incontrano la devozione di una parola che è un inchino all’umiltà e all’umanità “Namasté”.


“Che il dio del Sole sia con te” sembra cambiare le carte del viaggio di Pierfranco Bruni. Anche sul piano culturale. In Bruni, che parte dal mondo cattolico - cristiano (si pensi a “Paese del vento” nel quale insiste la presenza di un francescano  e al romanzo “Quando fioriscono i rovi” dove è costante il messaggio di San Paolo), è evidente che si supera la via della religione cattolica, della cultura cattolica, e si dirige verso un articolato paesaggio esistenziale e metafisico magico, in cui il senso del mistero è alchimia, ma anche filosoficamente e ontologicamente vicino ad una via prettamente Orientale – buddista con accanto sempre una visione del segno “impeccabile” del mondo degli sciamani.

Tutto questo, c’è da dire che Bruni lo ha espresso in diversi suoi studi e conferenze svolte negli ultimi anni, e il passaggio dal cattolicesimo all’intreccio buddista – sciamanico era, nei suoi saggi, evidente. Ma in questo libro, che ha una sua voluta organicità nello scompaginare l’itinerario narrante, esplode la forza del raccontare quasi raccontandosi.
È una svolta oltre che letteraria anche umana? Ma resta il fatto che è un romanzo centrale nella sua produzione letteraria perché si inserisce nello spazio tra “Il mare e la conchiglia”, “La bicicletta di mio padre”, “Passione e morte” (che è lontano da questo inciso metafisico), “Come un volo d’aquila” , “Asmà e Shadi” e un libro di qualche anno fa dal titolo: “Ti amerò fino ad addormentarmi nel rosso del tuo meriggio”.

Si vive, in Pierfranco Bruni, un vero e proprio processo in cui la letteratura si lega chiaramente alla vita. Ad alcune nostre domande, come anteprima per l’uscita di questo nuovo libro, Bruni ha risposto a frammenti lasciando volutamente degli spazi al lettore.
Domanda: Da San Francesco d’Assisi e di Paola e San Paolo al mondo buddista e alla cultura degli sciamani. Cosa c’è della sua vita in questo suo nuovo libro?

Risposta: “Non ho mai affermato che lungo la via dei monaci tibetani e tra le danze degli sciamani non ci sia la presenza della cristianità di Francesco e di Paolo. La Chiesa può leggere quello che ritiene opportuno. Il mio libro è altro. Io resto un cristiano eretico che cammina lungo i passi dei monaci tibetani ascoltando il canto degli sciamani. Il resto non mi interessa”.
Domanda: Può essere considerato un libro della svolta?

Risposta: “Vede, tutti i libri costituiscono una svolta. Ma lo scrittore si racconta sempre e non si chiede se c’è una svolta o meno. Raccontandosi racconta il proprio cammino. Anche qui dico che il resto non mi interessa”.
Domanda: Su questo libro sappiamo che ci stava lavorando da alcuni anni…

Risposta: “Da almeno quattro anni. Ho scritto l’ultimo capitolo de ‘La bicicletta di mio padre’ quando avevo già iniziato a scrivere ‘Che il dio del Sole sia con te’. Ma questo non significa nulla. I libri si scrivono, poi si riscrivono, poi si abbandonano come le nostre giornate che sono mutevoli”.
Domanda: Ma questo sarà un libro che avrà una sua continuità?

Risposta: “Il libro sarà in distribuzione nelle prossime settimane. In questo momento faccio altro. Scrivo altro. Poi non so. Il vento degli sciamani mi darà dei segnali”.
Domanda: Potrebbe essere considerato contraddittorio. Da una parte il mondo buddista e dall’altro la presenza degli sciamani…

Risposta: “In letteratura nulla è contraddittorio. Io vivo questi due cammini e li vivo con armonia. Deve essere io in pace con la mia coscienza senza mai proporre giudizi. Ecco perché sono riuscito a scrivere questo libro”.
Il libro di Pierfranco Bruni “Che il dio del Sole sia con te” avrà una sua anteprima già il 2 di febbraio prossimo. È pubblicato dalla Casa editrice Pellegrini di Cosenza in una veste elegante e con dei particolari molto curati.

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