Il 4 per cento delle parole del vocabolario in Romania è composto da derivazioni in lingua italiana mentre il 75 per cento di origine latina e neolatina
di Pierfranco Bruni
Lingua ed etnia in Romania rappresentano modelli non solo antropologici ma storici all’interno di un processo che non è solo culturale, ma profondamente marcato da precise identità ed eredità. Ci si pone una domanda immediata. Qual è la realtà culturale nei Paesi dell’Est Europa, quelli non “controllati” dal sistema islamico? Qual è il legame con l’Occidente? Interrogativi che mi pongo costantemente anche perché ci sono due fattori che insistono. Uno di ordine antropologico e l’altro prettamente religioso. L’Occidente nell’Est dell’Europa va consolidato. Questo non significa “occupare” un valore identitario. Significa piuttosto creare una rete di legami che sono principalmente culturali. C’è, sostanzialmente un mondo dell’Est che vive l’Occidente e si frequenta nella cultura occidentale.