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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

domenica 25 gennaio 2015

Dante nel Novecento. Scuola e letteratura per confrontarsi con le Civiltà. Un Progetto per incontrarsi con Pierfranco Bruni

LA SCUOLA INCONTRA IL DANTE NEL NOVECENTO
A 750 ANNI DALLA NASCITA
30 GENNAIO 2015

Dante nel Novecento. Scuola e letteratura per confrontarsi con le Civiltà. Un Progetto per incontrarsi con Pierfranco Bruni che legge Beatrice con lo specchio di Maria Zambrano 



La scuola e i 750 anni della nascita di Dante Alighieri in un lettura attraversata da autori del Novecento. È su questa linea progettuale che si apre il dibattito su un Dante innovatore in uno spazio filologico che interessa la lingua, a cominciare dal "volgare", ovvero le lingue intrecciate tra il rispetto di forme dialettali che esprimono moduli etnolinguistici e il latino, e la "Vita nova". 

venerdì 23 gennaio 2015

A cento anni dalla nascita di padre Francesco Stea.

L’Oraziano  scrittore 
Siamo tutti dei vissuti o dei sopravissuti per la cerca della tradizione
di Pierfranco Bruni

Padre Francesco Stea
Padre Francesco Stea, ha raccontato la classicità delle culture ponendo al centro tre figure caratterizzanti della civiltà occidentale. Orazio. San Francesco di Paola. Gian Battista Vico.
Siamo al centenario della nascita di padre Francesco Stea. 1915 – 2015. Ho ripassato le pagine di alcuni suoi libri. I suoi libri ultimi compresi ciò che usa chiamare “Memorare” dove i personaggi incontrano gli anni e il viaggio e il suo romanzo dove campeggiano Padre Pio e il suo viaggiare in Magna Grecia.
Una metafisica nella storia. Può accadere? Certo. Perché? Siamo tutti dei vissuti o “sopravissuti” che abitiamo quel tempo che ha il segno di  un “solco sotto traccia”. Sotto traccia non ci sono le parole, perché le parole si consumano nella storia e il racconto è la percezione di una metafisica che intreccia la possibilità dell’oblio e la metafora.
Il romanzo, perché credo che nel romanzo ci sia il vero diario di un vissuto, di Francesto Stea è un archetipo in un pellegrinaggio che conduce verso l’eremo della speranza che legge la sapientia come essere “raminghi per virtù”. Solco, traccia, virtù nel camminamento dell’essere raminghi. Una filosofia dell’essere che è filosofia della vita e del tempo che intreccia il narrare con la ricerca.

giovedì 22 gennaio 2015

L’Italia e la cultura nazionale nel tempo della crisi: Maria Zambrano. La filosofia e la storia

di Marilena  Cavallo

Cavallo: “Zambrano, una filosofa e una donna nella contemporanea inquietudine”  

Maria Zambrano
Le amicizie, gli incontri, i rapporti che Maria Zambrano intrattiene e stabilisce con gli scrittori, i poeti, gli intellettuali italiani testimoniano il segno di un percorso, in cui scelte e motivazioni letterarie e filosofiche definiscono chiaramente un mosaico culturale e umano, che è parte integrante della sua biografia e della sua esistenza in un dialogo costante tra filosofia, poesia e vita.
Un viaggio esistenziale, quello della Zambrano, nell’inquieto trasporto di eredità, di fughe, di incontri, di partecipazione alla vita culturale. città, luoghi, isole e costanti incontri. Forse una scrittrice tra i pellegrinaggi della conoscenza e dentro le parole che raccontano la vita nella filosofia del tempo e nel sogno che è misterioso cammino.

Ciro De Roma a cinque anni dalla scomparsa: il medico poeta nella città del canto ceramico

di Marilena Cavallo


Sono trascorsi cinque anni dalla scomparsa di Ciro di Roma. Medico. Studioso di storia “patrie”, poeta e personalità di grande umanità. Scompare a 88 anni. Grottagliese ma profondamente radicato in quel mondo ceramico e rupestre che è il Mediterraneo delle terre. Tra i suoi libri e le sue passioni storiche e letterarie ci sono le sue poesie, i suoi versi e quell’agave che è paesaggio e metafora d’0anima. Scrivendo su De Roma, in un mio saggio, ebbi a dire che i suoi sono sempre versi per raccontare. O versi per raccogliere il taglio di una vela nella vita che unisce e allontana e nel tempo che resta la cifra del nostro quotidiano.
Nei Versi di Ciro De Roma la vela è un navigare tra il vento e il porto. Dalla sua città ad altri luoghi. Da altri luoghi alla sua città. Se da “Grottaglie mia” si percorre a ritroso il viaggio di una esperienza letteraria qual è stata quella di Ciro De Roma ci si rende immediatamente conto delle varie articolazioni che hanno attraversato la sua ricerca umanistica e la sua curiositas esistenziale.

mercoledì 21 gennaio 2015

STORIA DEL SUD – Miseria e nobiltà nella Taranto Antica.

PRESENZA LUCANA             Presidente: Michele Santoro
Associazione Culturale e Sociale
Via Veneto 106/a
Tel. 099/7384301  Cell 338.4945141
E-mail: presenzalucana@libero.it

Mercoledì 21 gennaio 2015

PRESENZA LUCANA” – 25° Anno
STORIA DEL SUD – Miseria e nobiltà nella Taranto Antica.


Dopo l’incontro dedicato alla Letteratura del Novecento con la presentazione del poeta e traduttore pugliese Vittorio Bodini, ritorna per la cartella “Storie del Sud” lo studioso Angelo Conte con una relazione dal titolo: Miseria e nobiltà nella Taranto antica.
E’ questa dell’archeologo Conte una nuova ricerca che da seguito al testo “La dea del sorriso”, riferito alla “Statua di Persefone” che fu trafugata nel 1912 e che si trova attualmente all’Altes Museum di Berlino.

Nella Magna Grecia delle lingue e delle contaminazioni George Gissing con “Sulle rive dello Ionio” come dimensione del Mediterraneo

di Pierfranco Bruni

George Gissing
Le lingue della Magna Grecia. La Magna Grecia dei viaggiatori. È un tema affascinante e anche misterioso. Affascinante perché tocca nel di dentro alcuni particolari che noi “viaggiatori” o “stanziali” italiani non riusciamo a catturare e tutto ciò che loro riescono a percepire ci sembra (e forse lo è) insondabile ma tale non è. Misterioso perché è il mistero che ci trasmettono a renderci la nostra terra più vicina al nostro destino e il senso del mistero diventa sempre più impenetrabile ma lo è perché è già dentro di noi quel senso di mistero al quale il più delle volte non diamo importanza.
      La Magna Grecia dei viaggiatori è fatta di tante piccole realtà che recitano civiltà e culture greche e romane. Ma la grecità è proprio il segno del nostro essere. Tra i viaggiatori di fine Ottocento George Gissing ha tracciato un raccordo tra la sapienza e la realtà nel presente (nel suo presente certamente). Ha raccontato, viaggiando,  storie di una Magna Grecia non unica. Non una sola Magna Grecia. Ma più di una storia della Magna Grecia chiaramente legata ai luoghi, ai territori, alle geografie.

sabato 17 gennaio 2015

Andare oltre gli schemi della grecità per capire il Mediterraneo...

...nelle incisive dichiarazioni di Pierfranco Bruni nel convegno su  Bodini, Sciascia, Zambrano, Alberti e il Sud delle letterature

Letteratura per rileggere la civiltà dei popoli tra Occidente ed Oriente. È stato l’invito che Pierfranco Bruni ha sottolineato nel concludere la sua relazione dedicata a Vittorio Bodini e il Mediterraneo. Una celebrazione che ha fatto parlare del rapporto tra le culture e le civiltà dal Barocco ai giorni nostri. Una linea ben marcata che ha trovato nelle parole di Pierfranco Bruni una interpretazione per legare il tragico dei nostri giorni nella coscienza delle civiltà. Ha puntato i riflettori sia sulla cultura Mediterranea nell’Occidente sia in quelle culture che trovano nell’Oriente dei riferimenti. Una riflessione incisiva per proporre un Bodini diverso, rispetto ad alcune celebrazioni, è stato lo spingere il pensiero su autori come Leonardo Sciascia, Rafael Alberti e Maria Zambrano.
Una relazione forte, svolta nella sede di “Presenza Lucana”, con l’introduzione di Michele Santoro, presidente dell’Associazione, e comparata tra letteratura, religione e filosofia in un Sud che è sempre più Mediterraneo.

martedì 13 gennaio 2015

Venerdi 16 Gennaio Evento Nazionale La Letteratura del Novecento: Bodini - Sciascia. Prolusione di Pierfranco Bruni Taranto - Presenza Lucana


Il 16 Gennaio prossimo si celebra a Taranto un importante evento dedicato alla letteratura del Novecento con una serata su Vittorio Bodini nel Centenario della nascita. La Prolusione su "Bodini nostro contemporaneo" sarà svolta da Pierfranco Bruni, scrittore e Responsabile Progetto Etnie - Letteratura del Mibact. L'evento è organizzato dall'Associazione Culturale "Presenza Lucana" diretta da Michele Santoro, che festeggia i 25 anni di attività.

lunedì 12 gennaio 2015

Notte dei Licei Classici del 16 Gennaio, una notte per riflettere sulla cultura dell'Occidente e dell'Oriente a confronto



Roma/ Notte dei Licei Classici del 16 Gennaio, una notte per riflettere sulla cultura dell'Occidente e dell'Oriente a confronto: Un invito del Vicepresidente del SLSI Pierfranco Bruni/

Notte bianca Licei classici/Scuola italiana /Roma/Sindacatoliberoscrittori// Vicepresidenza nazionale // In occasione della "Notte" del Licei Classici, fissata per il 16 Gennaio prossimo in tutta Italia, il Sindacato Libero Scrittori invita ad una forte riflessione sulle letterature Occidentali e la cultura orientale. Proprio in relazione ai fatti tragici accaduti in Francia e in Nigeria, relativi agli attentati e alla forte presenza mussulmana nei Paesi europei e occidentali, considera necessaria una meditazione e una lettura dialettica tra le culture europee, da quella greca a quella romana, da quella prettamente classica a quella contemporanea, e gli autori italiani che si sono confrontati con scrittori poeti, artisti e filosofi del mondo d'Oriente.

PRESENZA LUCANA” – 25° Anno NUOVI CANTAUTORI – MARIO DONATIELLO: Storie scurdate

Dopo un anno intenso, con circa quaranta incontri, Presenza Lucana, ha ripreso le attività con uno studio della cartella “Nuovi Cantautori” dedicato a Mario Donatiello appassionato e ricercatore di canti tradizionali, e autore di canzoni, come quelle contenute nel nuovo cd dal titolo “Storie scurdate”.
Quest’appuntamento è il primo presentato nel venticinquesimo anno di attività dell’Associazione Culturale Presenza Lucana.

Mario Donatiello è, senza dubbio, uno dei più bravi e poliedrici cantori e ricercatore dei canti antichi, che Taranto, e non solo, esprime. Mario è unico, per bravura e conoscenza, nelle interpretazioni dei canti popolari delle opere di Roberto De Simone.

sabato 10 gennaio 2015

Il Barocco del Battista nella cultura europea...

...letta dal Novecento con una originale Cartella per celebrare i 340 anni dalla morte nel Progetto del Ministero dei beni culturali
 di Pierfranco Bruni

Per i 340 anni dalla morte di Giuseppe Battista è stata realizzata la nuova edizione di una Cartella che racchiude cinque poesie del poeta che vive il Barocco tra le rive del Mediterraneo e sei disegni, tratteggi, completamente inediti del maestro Piero Andriani, che propongono, in un immaginario artistico, il profilo  di Giuseppe Battista.
La Cartella è arricchita di scritti, oltre che del Battista, di studiosi come Pio Rasulo, Neria De Giovanni, Carmen De Stasio, Marilena Cavallo, Francesco Grisi (scritto risalente al 1997), Micol Bruni che ha curato l’intero lavoro.
Il Progetto, che ha visto la pubblicazione di due volumi (il 2003 il primo, con più  edizioni, e 2010 il secondo) che ha avuto il Patrocinio del Ministero beni attività culturali già nel 2003 si inserisce nelle ricerche sul rapporto tra Etnie e Letteratura. Il contributo scientifico è del Sindacato Libero Scrittori Italiani.

mercoledì 7 gennaio 2015

A cento anni dal genocidio Armeno. La storia raccontata dalla letteratura

di Micol Bruni

Micol Bruni
Gli Armeni non sono soltanto il portato di una storia o di intrecci di culture. Sono una Tradizione in un Occidente che si è sempre confrontato con le visioni di un Oriente che abbraccia, in una dimensione ontologica, che non è soltanto Mediterraneo.

In fondo il Mediterraneo ha una sua struttura geografica tra le chiavi di lettura che vivono gli Orienti come scavo di civiltà.
L'Asia, in un immaginario, geo-politico, è una "coniugazione" non solo tra storia e assetto territoriale, ma è stata vissuta e viene vissuta come una estensione tra l'eredità di un mondo chiaramente ben delineato anche in termini archeologici e antropologici.
Ma oltre questa chiarificazione la cultura Armena è spiegabile soprattutto in un rapporto tra diaspora e genocidio.

lunedì 5 gennaio 2015

PINO DANIELE. UN ORIZZONTE SCONFINATO NELLE MALINCONIE DEL SUD

PINO DANIELE NELLE MALINCONIE SCONFINATE DEGLI ORIZZONTI DEL SUD 
DI PIERFRANCO BRUNI 

Già, Pino Daniele ha preso il largo tra gli orizzonti degli sconfinati attraversamenti. Come un cielo lacerato nelle nostalgie del Sud che ha la musica come anima e tempo. Non c'è più un altro amico sincero. Un altro amico con il quale raccontavamo pezzi di Mediterraneo.
Una malinconia tutta mediterranea nell'incastro dei suoni che richiamano echi che sembrano giungere da mari distanti o dai confini dai vicoli che intonano voci. Le voci di una Napoli che non è soltanto una città o un luogo tra gli intagli di tradizioni. Ma un essere, e da questo essere parola e suono si sprigiona una musica che è blues, ma è sostanzialmente una parola che recupera tutto il tempo dell'ascolto.

Una mediterranea malinconia quella di Pino Daniele. Una generazione che si è spezzata in quella archeologia dei linguaggi che riporta tocchi di una radicata cultura popolare. Una cultura che ha ritmi di paesi e popoli, di civiltà e tradizioni, di scavi e di elementi che hanno una magia che è lettura popolare, certamente, come ho già detto, ma hanno bassi e alti, nostalgie e acuti che restano come modelli di un archetipo che è un luogo chiaramente, ma è soprattutto un essere. Ovvero  un etnos che si dilata lungo il viaggio di una città metafisica.

Firenze. Parole coraggiose di Pierfranco Bruni: “Vita Nova” come “Anonimo Veneziano”.

Firenze. Parole coraggiose di Pierfranco Bruni: “Vita Nova” come “Anonimo Veneziano”.

La “Vita Nova” nel raccontare di “Anonimo Veneziano”. Una bella provocazione per stimolare un dibattito forte sulla letteratura italiana: una sfida di Pierfranco Bruni nella sua relazione su Dante e Berto a Firenze



Lo sguardo e lo specchio. La letteratura europea e il Dante nel Novecento italiano attraversato da Giuseppe Berto. È su questo argomentare che Pierfranco Bruni, Vice Presidente Nazionale del Sindacato Libero Scrittori Italiani, ha sviluppato la sua relazione, in riferimento sia al Centenario della nascita di Giuseppe Berto sia sottolineando l’importanze delle celebrazioni dei 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, discutendo della “Vita Nova” di Dante e del romanzo e film “Anonimo Veneziano” di Giuseppe Berto.

sabato 3 gennaio 2015

DOMANI 4 GENNAIO, A FIRENZE, BRUNI PARLA DI BERTO CHE LEGGE LO SGUARDO DI BEATRICE


A FIRENZE DOMANI 4 GENNAIO UN GIUSEPPE BERTO CHE STUDIA IL VOLTO DI BEATRICE NELLA RELAZIONE DI PIERFRANCO BRUNI 

Lo scrittore Giuseppe Berto che racconta di città e di viaggi, di lingue e rapporti con i dialetti, di veneziani amori e di depressioni, di luoghi antichi e del suo rapporto con la cristianità sarà al centro di una discussione, domani, a Firenze con un incontro che vedrà protagonista Pierfranco Bruni, Presidente del Comitato Celebrazioni Berto Regione Calabria e Responsabile Progetto "Etnie" del Mibact.

La lingua e il linguaggio in Berto sono due caratteristiche fondamentali che pongono all'attenzione  quel superamento del realismo che ha marcato gli anni Cinquanta. 

venerdì 2 gennaio 2015

2015 Anno di Dante, Pascoli, Luigi Capuana, Renato Serra L’Italia come riferimento culturale

Pierfranco Bruni: “Un anno ricco di dibattiti letterari di ampia portata che vedono al centro, certamente, l’opera di Dante e il suo ruolo nel Novecento con un Renato Serra che ha riscoperto il Pascoli della modernità e con Luigi Capuana che ci permette di leggere un Verga della Provvidenza e della religiosità. Il Sindacato Libero Scrittori  - Fuis invitano ad una dialettica a tutto tondo sulla valorizzazione della cultura italiana”

Anniversari da non dimenticare in un confronto tra il mondo della scuola, le accademie, gli scrittori e gli  intellettuali



Il ruolo del  Sindacato Libero Scrittori Italiani nel sottolineare l’importanza della classicità nella contemporaneità delle culture./Capuana a 100 anni dalla morte, Pascoli a 160 anni dalla nascita, Serra a 100 alla dalla morte nella Grande Guerra nelle Celebrazioni di Dante a 750 anni dalla nascita /Francesco Mercadante Pierfranco Bruni:  “La scuola agenzia di cultura tra la tradizione e la classicità del moderno per il 2015, un invito per rileggere la civiltà dell’umanesimo dei linguaggi in un confronto tra i saperi profondi” -

giovedì 1 gennaio 2015

Si celebra Vittorio Bodini e le case di tufo dei Mediterranei con Pierfranco Bruni a Presenza Lucana di Taranto - 16 gennaio 2015

A gennaio 2015 omaggio Vittorio Bodini per attraversare la sua poetica e il suo viaggio di critico.  Taranto celebra il centenario di Bodini proprio a conclusione dell’anniversario. Nato a Bari il 6 gennaio del 1914, morto nel dicembre del 1970. Cento più uno. L’omaggio a Bodini è organizzato dall’Associazione Culturale Presenza Lucana ed è fissato per venerdì 16 gennaio prossimo. Un incontro importante perché si celebrano anche i 25 anni di attività dell’Associazione diretta da Michele Santoro. Bodini nella storia della letteratura. A relazionare sarà Pierfranco Bruni che a Bodini ha dedicato numerosi scritti.
Nella cultura popolare di Vittorio Bodini  la storia dei Mediterranei nel centenario della nascita
Di Pierfranco Bruni