BENVENUTI

sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

lunedì 18 aprile 2016

Con eleganza e un folto pubblico, in anteprima nazionale a Bari, presentato il romanzo di Micol e Pierfranco Bruni...

... sulla “saga” della nobiltà dei Bruni Gaudinieri in un racconto che rimanda al “Gattopardo” e ai “Buddenbrook”

di Flavia Costarica

In un prestigioso Albergo del barese è stato  presentato il libro “Cinque fratelli. I Bruni Gaudinieri nel vissuto di una nobiltà” (Pellegrini editore) di Micol e Pierfranco Bruni, che ha visto, in questi giorni, anche una edizione e-Book e un Video molto interessante. La manifestazione è stata organizzata dalla Famiglia Calabrese di Bari “Luigi Jacobini” ed è stata  allietata dal Duo musicale “Dance & Love” con Tiziana Manfredi e Mario Conte e ha visto l’Introduzione di Franco Fiordalisi, presidente dell’Associazione.  La relazione è stata svolta da Giuseppe Femiano. Hanno concluso gli autori.



In una  elegante e sobria serata ha vista la partecipazione  un folto e qualificato pubblico, sotto la regia del vicepresidente dell’Associazione calabrese Fabio Laise, che ha seguito attentamente raccontare, in un percorso storico, il vissuto della nobiltà e religiosità dei Bruni Gaudinieri. Presente, nella sua eleganza, la nobil donna Giulia Bruni, prima nipote di Giulia e Francesco Ermete Bruni Gaudinieri e figlia di Mariano, uno dei cinque fratelli protagonista del libro.Il romanzo saggio, scritto a quattro mani, pone l’accento sul  Sud tra Ottocento e Novecento rileggendo la storia della famiglia Bruni – Gaudinieri. C’è un legame stretto tra nobiltà, commercio,  proprietari terrieri e cultura nelle famiglie che hanno segnato il Sud dal Regno di Napoli al Fascismo.
È la storia di una famiglia borghese tra fine Ottocento sino ai giorni nostri in un vissuto meridionale, il cui contesto abbraccia alcune precise chiavi di lettura: quella del commercio, quella dei possidenti agrari, quella del ceto professionale, quella della devozione religiosa – cattolica, quella aristocratica – nobiliare discendente dai Borbone sino al Fascismo e anche dopo nella fase della ricostruzione, quella dell’intreccio tra cultura del Regno di Napoli e mondo albanese.

Del libro è stato realizzato un interessante Video curato da Anna Montella già visibile sul Link: https://www.youtube.com/watch?v=IiGEJhkTxHI

È un raccontare, sul filo della “saudade” portoghese, e in linea del “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa e de “I Buddenbro0k” di Thomas Mann,  uno spaccato del Sud (e in particolare della Calabria) attraverso la tradizione della famiglia Gaudinieri – Bruni, una famiglia stemmata, che ha segnato un percorso in quella civiltà aristocratica e nobiliare che ha visto come riferimento alcuni centri del cosentino e in particolare: San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese, Cosenza, Terranova da Sibari, Acri oltre la Sardegna. 
Pierfranco e Micol Bruni hanno voluto ricostruire la storia di una famiglia avvalendosi di documenti certi, ma attraversandola con un linguaggio narrativo. I cinque fratelli sono Adolfo, Mariano, Virgilio, Luigi e Pietro. Si parte però dalla famiglia d’origine, ovvero da Francesco Ermete Bruni di San Lorenzo del Vallo e da Giulia Gaudinieri di Spezzano Albanese.  Il commercio e la nobiltà incontrano due famiglie che sono possidenti agrari. È il mondo delle professioni che apre prospettive sia culturali che tecnico – amministrative.
Infatti Mariano andrà a vivere a Cosenza, illustre matematico e intellettuale elegante della Cosenza bene, Luigi, profondo conoscitore del diritto amministrativo e contabile, si stanzierà a Terranova come segretario comunale, Pietro, cultore della bella fotografia e geometra avrà un ruolo importante proprio in entrambi i campi nella città di Cagliari.
Adolfo e Virgilio hanno dedicato la loro vita al commercio, innovando i processi commerciali nei territori, e quest’ultimo, Virgilio, ebbe modo di diventare attento conoscitore e consulente di vigneti e di viticultura.
Si parla di una famiglia, appunto quella dei Gaudinieri – Bruni, ma si offre uno scavo meticoloso e una interpretazione all’evoluzione delle risorse, delle economie e delle nuove forme aristocratiche nella Calabria del Nord. Proprio nel segno della tradizione, come valore, il libro si chiude con uno studio che lega la famiglia al culto paolano, documentata, grazie alla attestazione della Platea Gaudinieri dalla quale si evince il segno tangibile della comunanza tra l’Ordine dei Minimi e i Gaudinieri.
Un incontro importante con uno scenario suggestivo. Sobrietà, eleganza e spessore culturale. La prossima presentazione del romanzo è fissata il 28 aprile a Cosenza a Villa Rendano.

Nessun commento:

Posta un commento