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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

mercoledì 28 settembre 2016

UN ROMANZO ALLA TOMASI DI LAMPEDUSA - I CINQUE FRATELLI DI MICOL E PIERFRANCO BRUNI > UN BOOKTRAILER UN LIBRO






“... sul filo... del “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa e de “I Buddenbrook” di Thomas Mann...”



Una storia intensa, scritta da due autori di tutto rispetto, animata da personaggi che diventano specchio del tempo trascorso, scrigni di eventi passati, portavoci di una memoria lontana da cui attingere per trovare risposte. Un progetto di scrittura raffinato e avvincente che racconta le vicende di una nobile dinastia, quella della famiglia Bruni Gaudinieri, nella cornice di un secolo di storia, dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri. Vite e storie che si intrecciano e si susseguono in un romanzo familiare denso di spirito e di memorie. Sullo sfondo i profumi e le atmosfere di un pezzo di Calabria - Cosenza, Terranova da Sibari, Acri, San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese - crocevia di culture, in cui Oriente e Occidente si incontrano, rivelando la ricchezza di una triplice identità: la latina, la greca e l’arbëreshë.




CINQUE FRATELLI
I Bruni Gaudinieri nel vissuto di una nobiltà
MICOL E PIERFRANCO BRUNI


GUARDA IL BOOKTRAILER DEL LIBRO

Alla Mensa degli Angeli - di Riccardo Viganò il 30 settembre a Nardò (Le)


Comunicato stampa

Si svolgerà venerdì 30 settembre 2016, alle ore 19.30, presso la splendida chiesa di S. Antonio da Padova, a Nardò (Le), la presentazione ufficiale del nuovo volume di Riccardo Viganò dal titolo “Alla mensa degli Angeli. Storie di ceramiche, botteghe e vasai a Nardò tra i secoli XVI e XIXedito con Edizioni Esperidi.
Dopo il saluto istituzionale del sindaco di Nardò Giuseppe Mellone e dell’assessore alla Cultura Francesco Plantera, interverranno: Paul Arthur (docente di Archeologia Medioevale presso l’Università del Salento) che ha curato la presentazione, Salvatore Matteo (già direttore del Museo della Ceramica di Cutrofiano) che ha scritto l’introduzione, Giuseppe Muci (archeologo medievista), Claudio Martino (editore); modera l’incontro Vincenzo Marras (Gruppo Speleologico Neretino). Sarà presente l’Autore Riccardo Viganò.
Il volume è stato realizzato con il contributo economico della Città di Nardò e del Gruppo Speleologico Neretino.
L’evento di presentazione gode del patrocinio morale della Città di Nardò.

martedì 27 settembre 2016

Così racconto Alvaro: da Pirandello alla Turchia

di Pierfranco Bruni

Perché bisogna rileggere e raccontare Corrado Alvaro oltre le valenze aspromontane?
Perché bisogna andare oltre una questione meridionale che pur vive tra le immagini alvariane?
Perché è necessario contestualizzare un Novecento nelle cui opere di Alvaro il senso del tempo è una griglia simbolica e metaforica?


Alvaro è un Novecento che non smette di essere tale sia sul piano prettamente letterario che su quello antropologico.
La dimensione letteraria si gioca strettamente sui personaggi che campeggiano nelle sue opere (come avviene d’altronde anche in Pirandello, nel Pirandello tanto amato e studiato dallo stesso Alvaro), perché sono i personaggi che creano e strutturano il racconto.
Nel 1934, in occasione del Nobel a Pirandello, Alvaro dirà: “La sua lingua, al principio ripicchiata e di vocabolario, diviene nel meglio della sua opera un modo d'esprimersi naturale, come si esprimono gli elementi nella luce; le sue manie a un certo punto investono l'uomo e divengono rimpianti di angeli decaduti, incubi, segni del destino. Tanto è vero che non c'è grande poeta senza idee fisse”.

lunedì 26 settembre 2016

Le parole e i linguaggi. Il testo e il Novecento. Lectio Magistralis di Pierfranco Bruni il 29 settembre a Roma

Di Pierfranco Bruni

Intrecciare letteratura e testo di cantautori è un modello di ricerca che pone alla attenzione i vari linguaggi tra parola e musica. In questo studio che ho realizzato ho posto l'accento proprio su una metodologia che è quella della lingua come elemento metodologico di un processo sia artistico che comunicativo. Il lavoro è parte integrante del Progetto Lingue ed Etnie del MIBACT. Certo, confrontare la lingua di D'Annunzio con quella di De André o di Califano è un dato importante in una civiltà della parola con costante transazione ma credo che bisogna entrare nei metodi della comparazione con molta competenza. C'è chi ancora sostiene che alcuni testi di canzone d'autore non sono poesia. Non è così. Io direi piuttosto quanta poesia oggi non è poesia? Con una metodologia della comprensione e del confronto occorra dare un senso alla parola. Quindi ai linguaggi comparati. Questo è un approccio significativo. Nella parola la musica si lascia ascoltare.

Ecco perché questo mio studio che verrà presentato a Roma il 29 settembre a Palazzo Sora con una mia Lectio MAGISTRALIS su: "Le parole e i linguaggi. Il testo e il Novecento". Le cartelle formano un mosaico e si va da Bruno Lauzi a Leopardi. Penetrare la parola. Questo è il mio interesse.

Le cartelle sul sito di Pierfranco Bruni

Il video promo della Lectio Magistralis del 29 settembre

Le celebrazioni pirandelliane saranno motivo di discussione letteraria al Liceo Moscati di Grottaglie.


PIRANDELLO A GROTTAGLIE

di Pierfranco Bruni

Pirandello arriva anche in Puglia. Ovvero le celebrazioni pirandelliane saranno motivo di discussione letteraria al Liceo Moscati di Grottaglie. Dirigente scolastico Anna Sturino. Capo dipartimento dell'area Lettere Marilena Cavallo. È giusto necessario significativo celebrare gli 80 anni della morte di Pirandello? Per le esperienze di questi mesi che mi hanno visto percorrere molte strade credo di sì. Soprattutto nel mondo della scuola aprire una vasta dialettica intorno a Pirandello e ai temi pirandelliani è affascinante anche perché si sono aperti nuovi confronti letterari e nuovi modelli comparativi permettono di penetrare Pirandello oltre i concetti di vita e forma. In molte città e in molte scuole ho trovato una utenza decisamente attenta e pronta a discutere. Dagli alunni agli stessi docenti ad un pubblico vario e a dei lettori militanti. Il Pirandello della Forma sembra superato. Il teatro è un attraversamento. Le novelle sono l'intermezzo che precisa alcuni connotati psicologici e offre un destino ai personaggi. Il romanzo è un dialogare tra la vita e la morte. La poesia resta l'incipit dal quale quel suo Mediterraneo diventa il luogo di un esistere alla ricerca del se personaggio e uomo. L'amore forse resta la priva meravigliosa e malinconica del suo intrecciare il senso e gli orizzonti di una metafisica dell'anima. È necessario accostarsi a Pirandello con un umanesimo che tocca le visioni di una antropologia del tempo e mai della storia. Grottaglie dunque celebrerà Pirandello toccando le diverse coordinate antropologiche e letterarie.

Spoleto Arte incontra Venezia: si apre la grande mostra presentata da Sgarbi

Spoleto Arte incontra Venezia: grande attesa per la mostra presentata da Sgarbi

È ormai imminente l'apertura ufficiale della grande mostra di "Spoleto Arte incontra Venezia" presentata dal noto critico Vittorio Sgarbi, con l'organizzazione di Salvo Nugnes, manager della cultura e agente di nomi di spicco. L'atteso appuntamento inaugurale, che si rinnova ogni anno con successo di pubblico e forte risonanza mediatica, è previsto per sabato 8 ottobre, alle ore 18.00, presso il secolare Palazzo Giustinian Faccanon a Venezia, nella Zona di Rialto, conosciuto come la prima sede storica del famoso giornale "Il Gazzettino". L'allestimento resterà in loco fino al 7 novembre 2016 ed è visitabile con ingresso libero.

Nello spiegare e commentare l'importante evento, l'organizzatore Salvo Nugnes dice: "Anche l'edizione 2016 di -Spoleto Arte incontra Venezia- vede l'autorevole presenza di Sgarbi, garantendo un valore aggiunto e dando lustro all'intera iniziativa, che ormai è diventata una tappa fissa, a cui teniamo con particolare premura. Venezia è un luogo speciale, che tutto il mondo ammira con stupore per la sua bellezza misteriosa e il fascino coinvolgente. È dunque, un contesto adattissimo per accogliere e ospitare questa mostra".

BRUNO LAUZI. A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA

DI PIERFRANCO BRUNI

 


Ero molto amico di Bruno Lauzi. Il mio libro su De André nel quale si parla anche di Luigi Tenco è un intrecciare discorsi con Bruno. I capitoli su Tenco nel mio successivo libro su Califano ha visto anche i suoi consigli. Quel Tenco mio raccontatomi anche da Bruno.  Lo stretto legame tra poesia e percorso musicale nei testi di Bruno Lauzi ((nato ad Asmara  l’8 agosto del 1937 e morto a Peschiera Borromeo il 24 ottobre 2006)) è dimostrato dagli incisi letterari (ed estetici) che permeano di lirismo la tensione del verso. Una profonda espressività che proviene da una scuola non solo musicale ma singolarmente letteraria. Il testo è chiaramente nel ritaglio della musicalità (e quindi di una ritmicità che offre modelli ben definiti) ma la stessa musicalità offre visioni e dimensioni poetiche.
La poesia porta dentro di sé già una accentuazione di ritmi perché è la parola che si contestualizza nel senso di una espressività di un quasi fenomeno ermetico.

I mediterranei di Corrado Alvaro a 60 anni dalla morte

Convegno a Cosenza il 18 ottobre prossimo Biblioteca Nazionale
di Pierfranco Bruni

IL 18 OTTOBRE, ALLE ORE 11.00, PROSSIMO ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI COSENZA (MIBACT) SONO STATE ORGANIZZATE UNA MOSTRA E UN CONVEGNO SU CORRADO ALVARO E IL MEDITERRANEO. A 60 ANNI DALLA MORTE DI ALVARO. UNA MOSTRA REALIZZATA DAGLI STUDIOSI E RICERCATORI DELLA BIBLIOTECA. 
LA BIBLIOTECA DIRETTA DA ELVIRA GRAZIANI E’ UN PUNTO CENTRALE DELLA CULTURA NON SOLO REGIONALE. RELAZIONE DI PIERFRANCO BRUNI. INTRODUCE ELVIRA GRAZIANI.  ALVARO E IL MEDITERRANEO NELLE CULTURE TRA OCCIDENTE ED ORIENTE.



 Gli Orienti tra Elias Canetti, Edmondo De Amicis e Corrado Alvaro. Un Oriente che è vento di Mediterraneo che ha saputo accogliere gli Adriatici del Mondo. La Turchia e la Grecia sono l’intreccio degli Orienti con i Mediterranei tra Occidente e, appunto, gli Orienti. Il Mediterraneo come un luogo dell’esistenza. Nella grecità mai perduta che diventa identità. Ci sono tracce indelebili che segnano la vita e il tempo in un viaggio, dentro la metafora del labirinto, che è sempre più indefinibile.

venerdì 23 settembre 2016

“Un caffè in ghiaccio con latte di mandorla” (Ed. Esperidi 2015) di Valentina Perrone alla Festa dei Lettori - Leggo ergo Sum


COMUNICATO STAMPA

Venerdì 23 settembre 2016 alle ore 9.30, presso il settecentesco Palazzo Catalano a Castellaneta (Ta), nuova presentazione per il fortunato libro di Valentina Perrone, racconti di donne e coraggio racchiusi sotto il suggestivo titolo di: “Un caffè in ghiaccio con latte di mandorla” (Ed. Esperidi 2015).
La presentazione si colloca all’interno della due giorni nazionale “Festa dei Lettori” dal titolo “Leggo ergo sum-FAI leggere”, giunta alla sua XII edizione, organizzata dai Presidi del libro in collaborazione con il Fondo Ambiente Italiano.
L’evento di Castellaneta, con il patrocinio del comune, è organizzato dalla Pro LocoD. Terrusi”.
Dopo il saluto del presidente del delegato FAI di Taranto Paolo Pirami, dialogherà con l’autrice Agostino Palmisano.
È prevista inoltre la performance di danza di Gabriella Vinci. A seguire, altre iniziative quali una escursione tra i vicoli del borgo antico con le giovani guide dell’ IISS Flacco di Castellaneta, e una mostra dedicata al territorio e alla lettura allestita dagli studenti degli Istituti “Pascoli Giovinazzi” e “Filippo Surico”.
Il piccolo ed intenso libro che continua a riscuotere un alto gradimento di pubblico e critica, si è classificato al terzo posto a Cantù (CO) nell'ambito della IV edizione del Premio Letterario Nazionale “Il Tombolo” (maggio 2016). Uno dei racconti contenuti nel libro dal titolo “Attese”, ha vinto il primo posto per la sezione narrativa a San Pancrazio Salentino (BR), alla I edizione del Concorso Letterario Nazionale “Versi tra due mari” (giugno 2016).

mercoledì 21 settembre 2016

Nella terra di Ovidio, D’Annunzio e Silone l’antropologia è memoria nel presente: Scanno ha sguardi antichi

di Pierfranco Bruni



I beni culturali a Scanno! Un patrimonio della cultura. Una cultura che si fa identità di un territorio. Beni culturali e paesaggio. Le vere antropologie dei luoghi e dell’anima. Scanno. Una storia. Un bene culturale. Un patrimonio che scava in una civiltà. Un Premio. L’estate che entra nell’autunno. Il lago. Il Pan dell’Orso. Lungo le strade di Scanno. Settembre. Ci sono immagini che riflettono pezzi di sole. Vicoli antichi e frammenti paese che raccontano ricordi. Nelle attese delle donne ci sono infanzie lontane. Quelle donne vestite di paese antico, con un costume smesso e che  sa anche di festa e sono armonia nel loro sguardo.

martedì 20 settembre 2016

La Puglia e il Sud di Pierfranco Bruni come modello etno – antropologico

Pierfranco Bruni: “Le civiltà e i popoli sono etnie da ricontestualizzare e interpretare come elementi metafisici e storici”.

di Miriam Katiaka


Le Minoranze linguistiche e il valore etno – antropologico nella Ricerca di Pierfranco Bruni, Responsabile Progetto Etnie del MIBACT, hanno trovato una originale chiave di lettura che spazia tra le etnie definite tali, come contesto storico, e le problematiche demoantropologiche che interessano tutto il territorio nazionale. Quella che è stata Magna Grecia e poi Regno delle Due Sicilia, e ancora Regno di Napoli, ha una rappresentatività antropologica di estremo valore culturale.

lunedì 19 settembre 2016

PIERFRANCO BRUNI > SCANNO 2016 > UN PREMIO... NEL CUORE





Pierfranco

BRUNI

 

Premio Letterario Scanno Edizione 2016


UN ESTRATTO DEL CONVEGNO DI PIERFRANCO BRUNI:
 
".. Ma Pirandello ha lasciato una eredità indelebile. Bisogna però leggerlo con la capacità e il coraggio di trovarsi in una pagina che supera tutti gli ISMI. È  il Novecento serio e continua a vivere negli scrittori seri ironici e pesanti.   Pirandello è lo scrittore che usa la parola come archeologo con le mani in uno scavo. Scruta l'anima.  L'archeologo analizza gli strati del terreno.  Pirandello pone la coscienza davanti ad uno specchio.  Il suo esistenzialismo è decadenza ontologica. Come pescatore di un mediterraneo diffuso cerca di fare entrare nella rete il mito e il rito,  l'ironia e il sorriso,  il tempo e la morte. La sua rete si distacca da Capuana recuperando comunque le sue  favole e da Verga.  Pirandello rompe il naturalismo e tutto si intreccia tra il tragico e la solitudine. Pirandello non è I vecchi e i giovani. È nel Pavese di Verrà la morte,  in Camus,  in Pessoa  della inquietudine. Verga non esiste più..."

Premio Scanno 2016

Momenti del...

 

Un lago nel cuore
 

 

... convegno

 

Il cuore del pubblico
 






L'ultimo pensiero - un romanzo di Lauro Zanchi

Ci sono eroi silenti, che combattono fino alla fine, fino all’ultimo granello di vita. E cercatori che cercano, senza fare il benché minimo rumore fino a quando resta luce, finché resta aperta anche l’ultima fessura. Poi succede che alcune vite si risvegliano e diventano storie, paradigmi di tutti gli altri eroi e di quei cercatori silenziosi."

Sabato 24 settembre alle ore 18, presso l'Istituto Pacioli in Crema, Lauro Zanchi presenterà il suo nuovo romanzo, L'ultimo pensiero, edito da Robin Edizioni. 
La presentazione è aperta al pubblico. 

Dialogherà con l'autore Barbara Rocca con letture di MariangelaTorrisi.

L’ultimo Pensiero è un romanzo liberamente tratto dalla storia vera di Luciano Basso, un alpino giunto tra i primi a Longarone la sera del 9 ottobre 1963, quella del disastro del Vajont. Nella disperazione della catastrofe, ciò che gli permette di continuare a vivere, a sopravvivere, è il ritrovamento tra le macerie di un bambino rimasto miracolosamente illeso e che gli si aggrappa con tutte le sue forze, finché non sarà necessario sedarlo per poterlo sottoporre agli accertamenti e alle cure del caso.
L’alpino non vedrà più quel bambino, del quale, misteriosamente, si perdono le tracce. Il protagonista, tra incontri e storie parallele, passerà il resto della sua vita con la promessa sacra di ritrovarlo. L’ultimo Pensiero è un   romanzo che racconta il dolore e la gioia, la disperazione e la speranza, l’amore e la delusione, la fragilità e la forza, nei binomi che percorrono i paradossi di certe vite.

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Lauro Zanchi ha di recente ricevuto il Premio Speciale del Caffè Letterario La Luna e il Drago per la narrativa inedita, negli ambiti del Premio Letterario Internazionale Energia per la Vita, 3° edizione 2016, promosso dal Lions Club Rho. 

Io Totò e le maschere di Pirandello da Scanno a Napoli

di Pierfranco Bruni

Totò: “Perdere chi non conosce rispetto è un grandissimo guadagno”.
Bruni: “… è sempre doloroso perdere chi pensa di volerti bene ed è triste perdere chi pensa di rispettarti. Ma si tratta soltanto di un pensiero…”.

Totò: “L'ignorante parla a vanvera. /L'intelligente parla poco. /'O fesso parla sempre.


Scanno ha celebrato Pirandello avviando una discussione su Antonio De Curtis (ovvero Totò). Giulio Rolando, che ha coordinato il Convegno pirandelliano scannese con la proiezione del Video di Anna Montella dedicato al mio “Pirandello. Il tragico e la follia” (nemapress), ha rilanciato con la mia relazione e gli interventi di Neria De Giovanni e Paolo De Nardis, le celebrazioni su Totò fissate tra Napoli e Scanno per i 50 anni della scomparsa.
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Totò: Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiesero il bis”, la maschera e l’ironia. Totò ha segnato un tempo che lega Prandello e Eduardo De Filippo. L’ironia che si fa riso – sorriso. Un concetto profondamente pirandelliano: “Di notte, quando sono a letto, nel buio della mia camera, sento due occhi che mi fissano, mi scrutano, mi interrogano, sono gli occhi della mia coscienza”. “La mia faccia non mi è nuova, ce l'ho da quando sono nato”.

(SCANNO. AG. SLSI) DALLA RELAZIONE DI PIERFRANCO BRUNI.

(SCANNO.  AG. SLSI) 
DALLA RELAZIONE DI PIERFRANCO BRUNI.  
CELEBRIAMO PIRANDELLO A 80 ANNI DALLA MORTE.  

Ma Pirandello ha lasciato una eredità indelebile. Bisogna però leggerlo con la capacità e il coraggio di trovarsi in una pagina che supera tutti gli ISMI. È  il Novecento serio e continua a vivere negli scrittori seri ironici e pesanti.   Pirandello è lo scrittore che usa la parola come archeologo con le mani in uno scavo. Scruta l'anima.  L'archeologo analizza gli strati del terreno.  Pirandello pone la coscienza davanti ad uno specchio.  Il suo esistenzialismo è decadenza ontologica. Come pescatore di un mediterraneo diffuso cerca di fare entrare nella rete il mito e il rito,  l'ironia e il sorriso,  il tempo e la morte. La sua rete si distacca da Capuana recuperando comunque le sue  favole e da Verga.  Pirandello rompe il naturalismo e tutto si intreccia tra il tragico e la solitudine. Pirandello non è I vecchi e i giovani. È nel Pavese di Verrà la morte,  in Camus,  in Pessoa  della inquietudine. Verga non esiste più. (Ag.  SLSI.  Dalla Relazione di Pierfranco Bruni a Scanno convegno su Pirandello).

domenica 18 settembre 2016

Il Pirandello tragico e non relativista. Si vada oltre la lezione scolastica di Pierfranco Bruni

Importante e articolato dibattito a Scanno su un Convegno dedicato agli 80 anni della morte di Pirandello. Pierfranco Bruni ha spaziato rileggendo completamente Pirandello oltre le tradizionali scuole di pensiero. Grande successo capovolgendo le tesi pirandelliani di forma e relativismo come ha scritto nel suo libro “Il tragico e la follia” (Nemapress) con un interessantissimo Video di Anna Montella. Il convegno pirandelliano ha aperto i lavori delle Edizione 2016 del Premio Internazionale Scanno – Tanturri.
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Il Pirandello tragico e non relativista. Si vada oltre la lezione scolastica.
Pirandello ha la modernità nel linguaggio e nella maschera

di Pierfranco Bruni


Pirandello ha lasciato una eredità indelebile. Bisogna però leggerlo con la capacità e il coraggio di trovarsi in una pagina che supera tutti gli ISMI. È il Novecento serio e continua a vivere negli scrittori seri ironici e pesanti. Pirandello è lo scrittore che usa la parola come archeologo con le mani in uno scavo. Scruta l'anima. L'archeologo analizza gli strati del terreno. Pirandello pone la coscienza davanti ad uno specchio.
Il suo esistenzialismo è decadenza ontologica.

giovedì 15 settembre 2016

AL VIA IL 43° PREMIO SCANNO SABATO 17 SETTEMBRE I NOMI DEI VINCITORI

Si apre con Pirandello, mentre cresce l’attesa per l’Opera Prima

Sarà l’incontro di studi su Pirandello, visto come nostro contemporaneo dal candidato al Nobel per la Letteratura Pierfranco Bruni, ad aprire sabato 17 settembre la 43esima edizione del Premio Scanno (arricchito dalla proiezione di un Video sullo studio di Bruni realizzato da Anna Montella), che quest’anno vedrà assegnato il Premio Speciale alla Fondazione  ICEF  (International Court of the Environment Foundation), e due Menzioni Speciali a Neria De Giovanni e a Giuseppe Maria Pignataro.
A presentare la cerimonia la conduttrice Paola Saluzzi.

Il Pirandello di Pierfranco Bruni affonda lo sguardo critico su accostamenti coraggiosi che ci presentano un Pirandello nuovo, di cui pochi hanno scritto e ancor meno parlato. E allora, se ne parlerà nella mattinata di sabato 17, alle ore 10.30, nell’Auditorium Guido Calogero, in un importante incontro di studi (con un Video realizzato da Anna Montella) dal titolo “Pirandello nostro contemporaneo”. A coordinare l’incontro, Giulio Rolando, Direttore del “Cerchio”. I relatori saranno: Pierfranco Bruni, Vicepresidente Nazionale del Sindacato Libero Scrittori; Neria De Giovanni, Presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari (AICL).

martedì 13 settembre 2016

Lino Patruno con il suo ultimo libro “Il meglio Sud” al Circolo Tennis “Dino De Guido” a Mesagne

"Tu non conosci le Resistenze del Sud: la traversata dei cento nuovi Mosè, il fior fiore delle cento idee creative, le trincee dei cento Ribelli positivi. Questo libro è un viaggio nel giorno buono di un Sud che entra nel Futuro del mondo tecnologico partendo dal Passato della città di pietra”. (Lino Patruno - “Il meglio Sud.- Attraversare il deserto, superare il divario”) 

Appuntamento culturale al Circolo Tennis “Dino De Guido”: il 16 Settembre 2016 alle ore 20.00 , con il Patrocinio della Città di Mesagne, sarà presentato l’ultimo libro di Lino Patruno “Il meglio Sud.- Attraversare il deserto, superare il divario”. Nell’anfiteatro del sodalizio mesagnese converserà con l’autore il giornalista del quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” Angelo Sconosciuto; l’attore e regista Mario Cutrì leggerà alcuni brani del libro.