PRESENZA LUCANA Presidente: Michele Santoro
Associazione
Culturale e Sociale
Via Veneto 106/a
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PRESENZA LUCANA – 27° Anno –
Tradizioni Popolari del sud – Alberi e uomini: feste dei boschi tra
Basilicata e Calabria
L’appuntamento ha come titolo “Alberi e uomini - La
festa dei boschi in Basilicata e Calabria”. La relazione sarà tenuta dal
giornalista, scrittore e fotografo fiorentino Andrea Semplici, redattore del
quotidiano “La Nazione”, già membro del Comitato Scientifico “Nigrizia” e di
Redazione della rivista “Africa e Orienti”.
L’autore vanta collaborazioni, sia
stabili e sia saltuarie, con molti e importanti settimanali e mensili
(TuttoTurismo, Airone, QuiTouring, Africa, Linus, Archeo e altri ancora). Dopo
aver girato il mondo, pubblicando testi e guide,
interessanti quelle di frontiera Eritrea, Etiopia e Libia, Andrea, in particolare, ha scoperto e si è innamorato dei
“Riti Arborei” che si svolgono in otto paesi della Basilicata e uno in
Calabria: Accettura, Pietrapertosa, Castelmezzano, Oliveto Lucano, Rotonda,
Castelsaraceno, Terranova, Viggianello e Alessandria del Carretto. Semplici,
dopo anni di studi, ha pubblicato un libro di qualità, anche dal punto di vista
fotografico, “Alberi e uomini” che illustrerà, con l’aiuto della proiezione di
sue foto Venerdì 21 Aprile, alle ore 18.00, presso la sede di Presenza Lucana,
in Via Veneto 106/A, con libero ingresso.
Fra i giorni
della Pasqua e il mese di settembre, che annuncia l’arrivo dell’autunno, in
Basilicata, fra le rocce delle Dolomiti Lucane e la montagna corale del
Pollino, si celebrano, in un’euforica e faticosa eccitazione, piccole-grandi
feste degli alberi. L’Associazione Presenza Lucana, più volte si è recata ed ha
assistito, in particolare, alla festa del Maggio di Accettura ed a quella di
Rotonda.
Per gli antropologi più tradizionali, ad Accettura,
a Pietrapertosa, a Castelmezzano a Oliveto Lucano, si svolgono autentici
matrimoni degli alberi, che conservano qualcosa di ancestrale e che coinvolgono
moltissimi ragazzi.
Di solito queste
tradizioni continuano, nel tempo, con gli anziani e i turisti.
Ad Accettura,
però, la festa è dei giovani, specialmente quelli che trasportano, a spalla, la
“Cima” e che indossano una simbolica maglietta con sopra scritto “Se passate
tra 100 anni ci troverete qui”.
Lo sposalizio
avviene tra “’u masc”, albero maschio, un cerro lungo e dritto, scelto, ad
Accettura, nel bosco di Montepiano, 4 km dal paese, e la Cima, la femmina, un frondoso agrifoglio, scelta nel bosco di
Gallipoli Cognato 15 Km distante dal comune.
Il momento più emozionante
della festa coincide con il trasporto in paese del ’Maggio’ eseguito
utilizzando coppie di buoi e accompagnato dai rintocchi dei campanacci e dal
suono dei pifferi e delle zampogne.
Un rituale diverso
è quello che accompagna il trasporto dell'agrifoglio, effettuato a spalla da un
gruppo di 'cimaroli' che cantano e bevono per tutto il lungo tragitto sino al
paese.
Nel massiccio
del Pollino (primavera ad Alessandria del Carretto, Rotonda, Castelsaraceno,
Terranova, e fine estate a Viggianello) sono invece un faggio, a’ Pitu, e un
abete, la Rocca, a unirsi in un rituale che celebra il passaggio delle
stagioni, il mutamento e la trasformazione della natura. Il tutto è un augurio festoso di fertilità.
“Nei nove paesi,
gli alberi e gli uomini sono
protagonisti di giorni grandiosi, colmi di ebbrezza, fatica, lavoro durissimo, adrenalina, cibo e
vino. E’ festa che vale l’intera annata.
Per la gente, di questi territori, le feste degli
alberi sono identità, storia di solidarietà, memoria del passato e certezza del
futuro. Sono giorni attorno ai quali si aggrappa la contemporaneità di questi
piccolissimi centri, la loro esistenza e ragione di essere.
E’ straordinario che queste feste, dalle origini
incerte siano sopravvissute fino ai nostri tempi ed è sorprendente che fra
Lucania e Calabria, in una regione geografica ristretta, vi siano ben nove
paesi dove avvengono queste cerimonie”(Andrea
Semplici).
L’incontro sarà introdotto
da Oronzo Corigliano, Curatore e Responsabile del Museo Civico di Paleontologia
e dell’Uomo di Lizzano. A Oronzo, è stato conferito un riconoscimento per la
passione e dedizione che l’ha visto impegnato, da molti anni, nel mondo della
cultura.
Articolo di Michele Santoro
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