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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

martedì 27 giugno 2017

A 150 anni della nascita Pirandello rivelando la presenza di Marta Abba a Taranto nel 1932

RIVELAZIONI/ANTEPRIMA
A 150 anni della nascita Pirandello rivelando la presenza di Marta Abba a Taranto nel 1932

Quando Pirandello, a 150 anni dalla nascita, venne in Puglia mentre la sua musa Marta Abba recitava al Teatro Orfea di Taranto nel 1932


Pierfranco Bruni*


La musa ispiratrice di Luigi Pirandello, che il 28 giugno compie 150 dalla nascita, (le celebrazioni sono ormai in corso da due anni, ovvero dagli 80 anni dalla morte di Pirandello, avvenuta il 10 dicembre del 1936 in poi non abbiamo fatto altro che ricordarlo sia in Italia che in molti Paesi esteri, sia come Mibact che come Sindacato Libero Scrittori Italiani), nel 1932, quindi prima della morte di Luigi, venne in Puglia.
Parlo di Marta Abba. Nata a Milano il 25 giugno del 1900 e morta il 14 giugno del 1988. Si conobbero nel 1925. Arrivò addirittura a Taranto debuttando  il 13 dicembre del 1932 con la commedia - dramma “Come tu mi vuoi” scritta, appunto per Marta Abbia, da Pirandello. Il dramma (commedia) venne scritto nel 1929, la prima si tenne a Milano al Teatro dei Filodrammatici, l’anno successivo, ed è composto tra tre atti. L’attrice principale era proprio Marta Abba e curò anche la pubblicazione del dramma.

Lo spettacolo si tenne al Teatro Orfeo. Marta Abba si intrattenne, sempre a Taranto, anche per rappresentare un’altra commedia dal titolo: “Tre volte sposi”, scritta però da Anna Nichole, il giorno successivo, ovvero il 14 dicembre.
La sua presenza a Taranto si prolungò tanto che il 15 dicembre rappresentò “L’uomo la bestia e la virtù”, chiaramente di Pirandello, commedia apologo in tre atti composta tra gennaio e febbraio del 1916. Il 16 dicembre passò addirittura ai “Sei personaggi in cerca d’autore”. Questo dramma risale al 1921 e venne rappresentato per la prima volta al Teatro Valle di Roma il 9 maggio del 1821, la cui sceneggiatura venne curata direttamente da Luigi Pirandello.
Dopo Taranto, Marta Abba, rimase in Puglia, e proseguì per Lecce e recitò al Politeama Greco. Qui avvenne un incontro straordinario, un ritrovarsi, e, forse, inaspettato per Marta. A Lecce venne raggiunta dal maestro, Luigi Pirandello, il quale, in una improvvisata, a dire il vero,  assistette alla rappresentazione.
Pirandello accompagnò Marta Abba da Lecce a  Bari, dove tenne i suoi spettacoli al Teatro Piccinni. Venne accompagnata dallo stesso Pirandello. Marta Abba ottenne, soprattutto a Taranto, un grandioso successo tanto che “La Gazzetta di Puglia” in data 15 dicembre 1932 scrisse questa comunicazione: “…per la recita dei ‘Sei personaggi in cerca d'autore’ il teatro è già da oggi tutto venduto".
Po “La Gazzetta di Puglia” dello stesso giorno aggiunse: “Marta Abba fu accolta al suo apparire in scena con scroscianti e prolungati applausi”.
La Compagnia alla quale faceva riferimento in quella stagione era composta da Carlo Ninchi,Elisenda Annovazzi,Guglelmo Barnabò,Vittoria Benvenuti”.
In quegli anni fu una presenza importante il personaggio di Marta Abba in Puglia e a Taranto, anche perché era la vera musa di Pirandello se non realmente l’amante. Divenne, comunque, subito dopo alcune rappresentazione, anche la consigliera e dopo la morte di Luigi curò la pubblicazione di alcuni testi.
Pirandello, per quell’occasione non visitò Taranto, ma senza preavviso raggiunse Marta a Lecce. Visitò Lecce. Erano i tempi in cui Pirandello era un punto di riferimento non soltanto della drammaturgia, ma della letteratura in genere, se si pensa che soltanto due anni dopo ebbe nel 1934 il Nobel per la Letteratura. Fu realmente la sua musa ma anche metaforicamente la sua dea.
Pirandello a Lecce ebbe modo di visitare la città e i luoghi della realtà barocca. Quel barocco che era entrato nel suo vissuto letterario e che aveva radici andaluse ed arabe.
Marta Anna in Puglia nel 1932 fu un trionfo. L’incontro tra Marta e Luigi divenne in Puglia un vero e proprio “trovarsi”. O ritrovarsi. Luigi aveva scritto per lei tra luglio e agosto del 1932: “Trovarsi”. Dedicata a Marta. Verrà rappresentata a Napoli il 4 novembre del 1932 al Teatro dei Fiorentini.
In Puglia si ritrovano!
L’opera verrà pubblicata in “Maschere nude”.
La chiusa recita: “…Vero è soltanto che bisogna crearsi, creare! E allora soltanto, ci si trova”. Una anticipazione, una profezia, un annuncio.
Si ritrovano a Lecce nel dicembre del 1932.





* Responsabile Progetto Nazionale Etnie Letterature Minoritarie del Mibact

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